Il posto migliore per una persona che vive con la demenza è nella sua comunità, con le persone che la conoscono. Ed è questo che in passato si è sempre fatto. Infatti, quando la comunità si accorgeva che una persona stava male, si stringevano accento a lei per sostenerla. Soprattutto perché nei tempi passati le persone anziane erano considerate in maniera diversa da oggi, non un peso per la società, un pezzo ormai in avaria, ma la testimonianze del tempo andato e la memoria di un pilastro di quella comunità stessa.

Le persone che soffrono di problemi legati alla senilità, hanno bisogno di rimanere il più possibile vicino ai loro ambienti naturali. Non è facile, infatti, specie ad una certa età essere sradicati da un giorno all’altro dalla propria comunità, dalla propria routine.

Dentro e fuori gli ospedali e le case di riposo, c’è bisogno di sostegno, sia alle persone con demenza che alle loro famiglie. C’è bisogno di capire quali sono le reali esigenze di tutti e intervenire nel merito.

 

Andare incontro alle diverse esigenze delle persone

La demenza è un termine usato per descrivere persone che hanno una serie di sintomi come perdita di memoria e altri problemi cognitivi. Questi sintomi derivano da danni alla struttura e alla funzione del cervello, spesso causata da malattie come Alzheimer.

Ogni persona che soffre di demenza senile ha bisogno di cure specifiche. Che non sono solo quelle di essere lavate, vestite, di avere qualcuno che cucini per loro.  C’è bisogno di una vicinanza umana che cambia da persona a persone. Esatto, perché essendo esseri umani, ognuno è diverso, da sano come da malato.

Certamente c’è un bisogno che accomuna tutti: il rispetto e l’affetto.

 

Il sostegno della comunità locale

E’ la comunità, non soltanto parenti e infermieri a dover essere consapevole di queste necessità.

Se una comunità è consapevole che una persona sta vivendo con la demenza l’aiuterà a non rimanere sempre a casa e anche a tornarci sani e salvi. Un esempio stupido ma assolutamente efficace che descrive un comportamento più comune di quanto si pensi e quello dell’ufficio postale. Se una persona con demenza senile  va all’ufficio postale 20 volte al giorno per ottenere la sua pensione, i dipendenti dell’ufficio postale dovrebbero capire la situazione e agire di conseguenza. Magari anche contattando telefonicamente chi si prende cura della persona.

Essere a casa e sapere che anche i cittadini che ti sono accanto nella quotidianità ti stanno supportando, è importante.

E’ importantissimo per le persone con demenza che sia salvaguardata la loro vita sociale. Anche se il più delle volte finta, fatta di persone che ascoltano le loro storie per gentilezza. Eppure qualcuno interessato ai vecchi aneddoti della loro giovinezza c’è.
Tuttavia anche le persone che si prendono cura di loro hanno bisogno di una tregua ogni tanto. Chi ha la demenza senile ha bisogno di cure e sorveglianza costante, 24 ore al giorno ed è difficile e stancante per tutti. Per questo è importante avere qualcuno che si prenda cura il tuo caro, anche solo per poche ore al giorno, il tempo di farti riposare o svolgere dei servizi importanti

 

Un crescente bisogno di sostegno

La demenza è in aumento a causa della consapevolezza della società della malattia e della crescente invecchiamento della popolazione.

Quello che è evidente è che, per quanto ci siano importanti aiuti statali per la cura delle persone non più autosufficienti, non si è ancora trovato un sistema che garantisca la tutela del malato e allo stesso tempo impedisca il sacrificio della famiglia che rinuncia a molte attività della propria vita per seguire il proprio caro.

Per questo è importante creare una rete di supporto all’interno della comunità dagli OSS ai medici di famiglia al servizio di assistenza psichiatrica ai vicini di casa.

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